L'idea della preistoria

Perché mai oggi è diventata tanto popolare la preistoria, che cento anni fa non esisteva come disciplina organizzata o come ramo del sapere? È dovuto tale fenomeno — come alcuni hanno detto, cortesemente o scortesemente, a seconda di come si interpretano le loro osservazioni e gli aggettivi da essi scelti — è dovuto all’esistenza di un gruppetto di persone che hanno trovato facile, divertente e redditizio lanciare l'archeologia coi mezzi che occorrono per il successo di questo nuovo grande campo dell’istruzione e dello svago ch’è la televisione? C’è del vero in tutto ciò, ma l’interesse esisteva già da prima. Le comunicazioni di massa — radio e TV — hanno portato un enorme aumento qualitativo e quantitativo del pubblico, ma l'archeologia costituiva un'attrazione e la preistoria era popolare molto tempo avanti che Marconi inventasse la telegrafia senza fili.
Ed è esattamente la storia della crescente popolarità acquisita da questa disciplina, la storia degli uomini che hanno tentato di darne via via una definizione storicamente valida e di farne un ramo del sapere fondato su basi scientifiche e su continue verifiche e comparazioni, è la storia delle idee, dalle più remote alle più recenti, dalle più assurde alle più positive, sorte attorno a questa appassionante avventura umana alla ricerca dei propri avi, che viene narrata in quest’opera non solo con ricchezza di dati e di termini di confronto, ma con l’arguzia e lo stile tipici degli storici inglesi che riescono sempre ad avvincere il loro pubblico anche quando si tratta di spiegare come si decifra la Lineare B.
Il doti. Glyn Daniel è « Fellow » e Direttore di studi di archeologia e antropologia del St John’s College di Cambridge, e Lettore in archeologia alla atessa Università Le sue personali ricerche sono state principalmente nel campo della storia deir archeologia e dei monumenti megalitici. È stato redattore della rivista « Antiquityattualmente è redattore capo della collana di volumi di archeologia «Ancient Peopies and Places